La vita spirituale altro non è che la consapevolezza della vita dello Spirito che in noi opera, in modo da riconoscerlo, da favorirlo, e da crescere nella sua presenza. Quindi l’esame della coscienza è il principio della vita spirituale, infatti il grande peccato dell’uomo è l’incoscienza e l’oblio dell’amore di Dio per lui.
Dovremmo vivere sempre nella coscienza davanti a Dio e non al proprio “Io”, come invece facciamo spesso! La vera coscienza è la consapevolezza di quanto amato e desiderato da Dio, al punto di scegliere di dare la vita per me.
La croce non è solo il luogo del martirio del Signore ma la sorgente della vita, cioè dell’amore: io vivo di questo amore, che lo sappia o meno, che ne sia consapevole oppure no.
Prendersi dieci minuti tutte le sere per fermarsi a guardare la propria giornata può cambiare una vita. La rilettura della giornata non è un’introspezione. Una discussione con me stesso sulla mia giornata.
Non è neanche un’inchiesta che mi toccherà fare, con una valutazione morale, una lista dei miei peccati sotto forma di inquisizione interiore.
È prima di tutto un incontro con Dio stesso per imparare ad amare e liberare in me le energie dell’Amore. È lasciarmi raggiungere dal Cristo nel cuore di ciò che ho vissuto oggi, è aprire la mia giornata al suo sguardo.
Motta di Livenza (TV) 26 marzo 2020.
padre Armando Carpenedo – OFM