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Ordine Francescano Secolare Fraternità "Santa Maria Nascente" di Sabbiocello - il Signore ti dia pace
Festa Di Santa Chiara Di Assisi
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Immagine: Affresco, Simone Martini 1344 circa, Basilica Inferiore di Assisi.

DALLE FONTI FRANCESCANE 2875-76

Seconda lettera alla b. Agnese di Praga:

“Memore del tuo proposito, come un’altra Rachele, tieni sempre davanti agli occhi il punto di partenza. I risultati raggiunti, conservali; ciò che fai, fallo bene; non arrestarti; ma anzi, con corso veloce e passo leggero, con piede sicuro, che neppure alla polvere permette di ritardarne l’andare, avanza confidente e lieta nella via della beatitudine che ti sei assicurata.

E non credere, e non lasciarti sedurre da nessuno che tentasse sviarti da questo proposito o metterti degli ostacoli su questa via, per impedirti di riportare all’Altissimo le tue promesse con quella perfezione alla quale ti invitò lo Spirito del Signore.”

Santa Chiara d’Assisi

 

Fonte: www.bibbiafrancescana.org

Breve storia.

Del nobile casato degli Offredducci, signori di Assisi, Chiara, dopo averlo incontrato segretamente più volte, un giorno abbandona tutto per seguire quel «pazzo» di Francesco che, dopo una gioventù dissipata, si è messo a vivere il Vangelo nella sua stringente radicalità. È Francesco stesso, attorniato ai suoi primi fratelli, ad accoglierla con le torce accese alla Porziuncola, dove le taglierà i capelli in segno di consacrazione, la notte della domenica delle Palme, probabilmente nel 1212. Alla sua scelta si oppongono invano i parenti, che tentano persino di strapparla con la forza.

Dopo alcuni giorni prima al monastero di S. Paolo della Badesse a Bastia Umbra, quindi presso le penitenti di S. Angelo in Panzo presso Assisi, trasferitasi finalmente nel poverissimo convento di San Damiano, vi rimane fino alla morte, realizzando nel modo più esemplare e deciso l’ideale di contemplazione e di estrema povertà. Si farà approvare dal papa Innocenzo III il “privilegium paupertatis”, e cioè l’autorizzazione a non possedere nulla neanche comunitariamente. Ma soprattutto vivendo la fraternità e la carità con le sue sorelle e con chiunque bussasse alle porte del monastero. Molte altre donne di Assisi, tra cui la stessa madre Ortolana e le sorelle Beatrice e Agnese, si uniscono a lei per vivere insieme la povertà del Vangelo, sull’esempio di Francesco, dando vita al secondo Ordine francescano, delle Clarisse. Ordine che Chiara, giustamente, reclama fino all’ultimo come fondato dallo stesso san Francesco.

Fino alla fine resiste perciò alle pressioni del papato per sottomettersi alla regola benedettina o ad altra appositamente scritta per lei e le sorelle dal papa, sempre proclamando al sua fedeltà alla Regola consegnatele da Francesco. In tal senso, e con caldi e femminili accenti mistici, si esprimerà anche nella corrispondenza con sant’Agnese di Praga. Chiara si spegne la mattina dell’11 agosto 1253.

Che la Sua vita sia da esempio per tutti noi!

 

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