fonte: sanfrancescopatronoditalia.it
di Felice Accrocca (Vescovo di Benevento)
Natale e Pasqua mistero d’Amore
La solennità dell’Epifania istituisce un evidente collegamento con la Pasqua del Signore, non solo perché in questa giornata il diacono (o il sacerdote), dopo la lettura del Vangelo, può dare ai fedeli l’annunzio della Pasqua (un testo che ricorda a tutti la centralità del Mistero Pasquale nella vita liturgica e l’incidenza, quindi, che esso deve avere nella vita del cristiano), ma anche perché gli stessi doni che i Magi portano a Gesù inducono un tale legame. Infatti, se l’oro simboleggia – in quel misterioso divino Fanciullo – il Re e l’incenso il Dio immortale, la mirra annuncia l’Uomo deposto dalla Croce. Sì, perché quel Bambino nato per noi, morirà un giorno, per noi e per la nostra salvezza, sul legno della Croce: “dalle sue piaghe – dice san Pietro citando Isaia – siete stati guariti” (1Pt 2,24).