Dopo novanta giorni di silenzio, di vuoto, di deserto, di paure, di sconcerto, di smarrimento, di annunci drammatici, sta per spegnersi la violenza del contagio ed anche le chiese sono ritornate a vivere.
Il popolo di Dio è ritornato a radunarsi in assemblea santa proprio nel giorno dell’Ascensione al cielo del Signore Risorto. Ma come? Proprio ora che abbiamo ancora più bisogno della tua presenza vivificante in mezzo a noi, Tu te ne vai? E’un necessario nel progetto di Dio Padre; Gesù aveva detto: “Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi.” (Gv 14,3).
Il Risorto ci vuole con Sé per sempre, nella pienezza della gioia, ecco perché prima di lasciarci ha promesso: “ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.” Non solo ma manda a noi lo Spirito Santo Consolatore: Egli ci guiderà alla conoscenza piena della verità. Sarà Lui a vivificare le parole della Scrittura e della Liturgia: Questo è il mio corpo…Questo è il mio sangue…Ed il Signore Risorto è qui con noi, nella nostra vita, dentro la nostra storia.
E’ bello ritornare in chiesa e cantare insieme la gioia della nostra fede. Siamo il popolo di Dio, “stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che ci ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.” (1Pt 2,9).
Finalmente, di nuovo possiamo vivere con gratitudine questa Parola dell’apostolo Pietro. Davvero in questo tempo di silenzio abbiamo compreso a fondo il lamento dei 49 martiri di Abitene in Tunisia (anno 301) che gridano al Console Romano che proibiva loro il raduno festivo: Noi non possiamo vivere senza il giorno del Signore, senza l’Eucaristia perché è proprio lì nella celebrazione dei Santi Misteri che incontriamo il Risorto nell’oggi della storia ed esplode la festa, l’affermazione della vita, l’impegno della comunione nella fraternità con ogni uomo e donna perché tutti siamo figli dell’unico Padre.
Grazie Signore per questo bramato ritorno all’incontro con Te nei Divini Misteri.
Lo aveva detto sant’Ambrogio: “Signore, quando ti cerco, ti trovo nei Divini Misteri”, cioè nella santa Liturgia, nostra gioia e festa di noi tuo popolo santo.
Sabbioncello 23/05/2020.
Fra Tarcisio Colombotti OFM